Le nuove regole del content marketing: basta scrivere.

Lo leggi in solo 5 minuti

Di cosa parliamo qui?

In questo articolo ti propongo un nuovo modo di scrivere contenuti perché ad oggi, in giro, ce ne sono anche troppi, ma non sempre servono a qualcosa.  

È ora di “smettere di spiegare” e “cominciare a raccontare”! 

Non limitarti a rielaborare un concetto espresso da altri 100, racconta la TUA esperienza e condividila, è l’unico modo per rendere il tuo contenuto interessante ed efficace.

Oggi tutti scrivono libri, figuriamoci articoli nei blog.

Per me è un segnale molto positivo, significa che il mercato è ricettivo ed in crescita e personalmente non comprendo molto l’atteggiamento di chi critica questa piccola golden age al posto di sfruttarla a proprio vantaggio.

L’attuale situazione del mercato, però, porta anche ad un lato oscuro della medaglia: circolano troppi contenuti.

Gli utenti che vogliono avvicinarsi al nostro mondo sono continuamente strattonati da post che pretendono la loro attenzione restituendo sempre troppo poco in cambio.

Dare la colpa agli autori è troppo facile, è il sistema stesso a spingere verso il basso la qualità dei contenuti: Oggi si pubblicano libri investendo più sulla copertina e sul titolo che sulle successive 300 pagine.

Molti  editori “speculano” sugli autori, spesso inesperti, facendo il brutto e il cattivo tempo, ad esempio cambiando i titoli dei manoscritti come i blogger gossippari con i titoli delle notizie per acchiappare più click.

Non importa se il contenuto non rispecchierà il titolo e se le aspettative saranno disattese: saggi, manuali e guide vengono mischiati in un unico calderone indifferenziato in cui l’unica cosa importante è soddisfare per primi la domanda di mercato.

Non c’è retention perché tanto per le librerie non c’è vita oltre il primo riordino. Il mercato funziona così indipendentemente dalla deperibilità del contenuto che hai prodotto, oggi siamo ai libri stampa e getta.

Beh, io credo che se non vogliamo dare alle fiamme il nostro mercato portandolo a saturazione premantura (a causa di continue promesse disattese) è fondamentale cambiare il modo in cui si scrivono i contenuti.

A partire dai blog.

Un nuovo modo di scrivere

Credo che oggi sia quantomai fondamentale smettere di spiegare perché quello che fate è importante e iniziare a raccontare qualcosa che VOI avete capito grazie alla VOSTRA pratica e alla VOSTRA sperimentazione.

Basta scrivere cosa dice Cialdini,
raccontate come VOI usate Cialdini.

Anzi. Basta parlare di Cialdini per fare l’ennesimo post uguale ad altri 3000 dove ripetete lo stesso esempio fatto da altri 3000 blogger, non ha senso.

Un americano può anche farlo, dato l’enorme numero di persone che leggono post in inglese (ma se fate caso alle persone più interessanti che seguite raramente troverete concetti triti e ritriti).

Noi non possiamo farlo, il nostro pubblico è sempre lo stesso. Lo ha già letto un post banale su Cialdini, ma può apprezzare qualcosa di nuovo.

Di TUO, o di mio.

Smettete di dire cosa ha fatto Dropbox per crescere e iniziate a raccontare come avete applicato le loro strategie di growth hacking ad un piccolo business di paese.

Si può fare? Raccontalo.
Non si può fare? La storia di Dropbox è inutile.
(non dico che sia inutile, ma che serve una traduzione).

Il valore della semplice informazione è molto sopravvalutato.

Le persone hanno un disperato bisogno delle vostre storie costruite su aziende del territorio e di vostri consigli pratici e applicabili.

La vostra visione del futuro in cui il mondo sarà controllato dalla singola tattica che avete iniziato a studiare l’altro ieri non serve. Non aiuta.

I bot sono il futuro!!! Meglio dell’Email.
Il funnel è indispensabile! Meglio del sito web!!!
Ma quale sito web, è morto! Oggi devi solo fare video.
Il growth hacking ha ucciso il marketing.

Tanto sono tutte cazzate. Tutte.
L’unico strumento che può salvare la vita di un utente che vuole acquisire clienti online non è un software as a service.

È il cervello.

È quella cosa che, a noi “scrittori”, ci consente di smettere di pensare in ottica di novità e scorciatoie e ci permette di iniziare a pensare a cosa vogliono davvero i nostri utenti.

Ne vuoi una prova?
Analizziamo insieme un po’ una delle ultime affermazioni.

l vantaggio principale dei bot è nel tasso di apertura (molto più alto rispetto all’email) ma il motivo di questo bonus di fiducia è che le persone non sono ancora abituate a ricevere spam su messenger, vedono la notifica e aprono.

Ma aprire un messaggio per far sparire la fastidiosa notifica non significa apprezzarne il contenuto, è quello che si scrive che determina la possibilità che il messaggio possa essere accettato con sufficienza o cestinato con fastidio.

Hai DAVVERO utilizzato i Bot in modo efficace?

Racconta la tua case history così che qualcuno, vedendo cosa hai fatto tu, possa prima copiare e poi adattare, fino a personalizzare il processo all’interno del proprio marketing.

È chiaro che condividere un post di questo tipo è molto più costoso rispetto a descrivere i bot o a spiegare perché sono importanti.

È più costoso per due motivi:

  1. Prima di scrivere devi praticare e investire tempo ed energie.
  2. Quando hai scoperto qualcosa devi regalarlo e non tenerlo per te.

Se vuoi regalare i tuoi “segreti” devi prima essere certo di averne altri da tenere per te: oltre ad essere “scrittori” siamo anche professionisti e le cose che impariamo nel nostro lavoro ci rendono più competenti dei nostri concorrenti.

Claude Hopkins diceva chiaramente che l’esperienza (e i risultati ottenuti e gelosamente custoditi attraverso i test) sono la vera e unica ricchezza di una agenzia.

I casi di studio consentono di “sbagliare meno” e di aumentare la probabilità che quello che facciamo per i nostri clienti abbia successo.

Se vuoi fare un marketing di contenuto efficace, oggi, devi condividere questa ricchezza e questo significa che se sei prudente prima di spiegare un singolo trick devi averne accumulati almeno altri 10 che terrai solo per te e per i tuoi clienti.

Non potrai più scrivere scrivere un post al giorno (e forse neanche due post a settimana) e questo gioca solo a nostro favore: meno contenuti da leggere, più attenzione su post che contano davvero.

Basta descrizioni.

Smettete di provare ad essere i nuovi Eco.
Iniziate a scrivere istruzioni, come con i Lego.

Iscrivere istruzioni ci permette di offrire all’utente un contenuto davvero utile mentre – di fatto – stiamo fornendo prove che testimoniano la crescita della nostra esperienza. 

L’obiettivo non deve più essere quello di posizionarci su Google.
Oggi dobbiamo prendere una posizione rilevante sul mercato perché quando diventi rilevante il traffico non è più un problema: puoi anche acquistarlo.

Se non conosci le landing page o il mio lavoro e non posso limitarmi a spiegarti le fasi del modello AIDA e neanche la mera teoria del metodo OggiVinciTu. Devo darti qualcosa di più concreto, una serie di passaggi fruibili che tu puoi replicare nei tuoi progetti.

Devo prendere un mio progetto sviluppato per un dentista, un professore di canto, una scuola di snowboard e dirti: 

“Ho fatto in questo modo per questa specifica ragione.”

È questo che le persone vogliono e apprezzano davvero.

Ho letto interi libri senza una singola case history personale che girano intorno all’argomento da ogni singolo punto di vista per tutta la durata del volume… ma che senso ha?

Se volevo una bella descrizione mi leggevo il Signore degli Anelli, dove a pagina 100 sono ancora nel campo di grano ma almeno mi posso immedesimare nella Contea e non in un ufficio di Palo Alto.

Se scrivere qualcosa a caso non è più sufficiente, BASTA.
(pensavi intendessi quel “basta scrivere” in un altro modo, vero?) 

Smettete di predicare e iniziate a praticare.
Accumulate esperienza, poi condividetene un po’.

Noi lettori non aspettiamo altro.

Contenuti interessanti? Qualche esempio.

CONTESTO DI VALIDITÀ

Sono un marketer specializzato in acquisizione clienti online nel mercato italiano. Ho oltre 18.000 ore di esperienza specifica e lavoro solo per Liberi Professionisti, PMI o Micro Imprese.

Quello che leggi in questo blog è frutto di esperienza diretta e trova la sua piena validità nel contesto in cui opero: parlo di cosa funziona per aziende come la tua, non per multinazionali o startup che si trovano in USA.

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